Soul Kitchen – Cibo per l’anima
Il film di cui ti voglio parlare oggi è uscito al cinema nel 2009, diretto da Fatin Akin con la collaborazione del protagonista Adam Bousdoukos.
Non è molto conosciuto, purtroppo, io ho avuto il piacere di scoprirlo quando studiavo, proprio durante una lezione di cinema e ogni tanto mi piace riguardarlo, perché mi strappa sempre una risata. :)
La trama
Ambientato ad Amburgo, racconta la storia di Zinos – un cuoco di origine greca – che gestisce un ristorante di infima categoria: il Soul Kitchen.
Il nome nasce dall’amore del protagonista per la musica soul, i suoi clienti sono per lo più abitanti della periferia, un po’ rozzi e interessati esclusivamente a bere birra e a mangiare piatti pre-cofezionati o surgelati.
Zinos è sommerso dai problemi: non solo il ristorante è pessimo, ma anche la sua vita privata non sembra decollare. La sua fidanzata Nadine è una giornalista ambiziosa prossima alla partenza per la Cina e il fratello Illias è un piccolo criminale in libertà vigilata con il vizio del gioco.
A completare questo infelice quadretto accorrono Lucia, la cameriera, un’aspirante artista che vive in un appartamento abusivamente occupato e Neumann, vecchio compagno di scuola, disposto a tutto pur di rilevare il locale di Zinos. A causa di un’ernia al disco il protagonista deve rinunciare a cucinare e non sa quali saranno le sorti del suo ristorante. Una sera a cena con la famiglia della fidanzata Nadine, Zinos assiste ad un’animata discussione fra lo chef del ristorante, Shayn Weiss, e un cliente (che voleva che gli venisse scaldato il gazpacho, piatto da servire rigorosamente freddo :D ) e per questo il proprietario lo licenzia in tronco. Zinos coglie l’attimo e propone allo chef di lavorare per lui. Shayn è sicuramente un tipo molto particolare, con un carattere forte e squilibrato, ma in poco tempo riesce a trasformare il ristorante, offrendo ottimo cibo e musica soul.
Curiosità
Per creare l’ambientazione il regista si è rifatto alla taverna greca di Adam Bousdoukos (suo amico, ristoratore e attore, qui nel ruolo di Zinos), nel quartiere di Ottensen e ha trasportato il tutto nel quartiere Wilhelmsburg.
Il film è girato quasi interamente in questa zona che sembra industriale e, anche se non è caratterizzato da effetti speciali, crea ottime atmosfere grazie alla luce sempre ben utilizzata e alla musica, colonna portante del film.
La produzione non è riuscita ad avere i diritti per la canzone “Soul Kitchen”, ma la musica, insieme alla cucina, rimane la protagonista indiscussa.
Tante le canzoni utilizzate, la black music fa da cornice ai balli sensuali, durante il film si passa da Sam Cooke a Quincey Jones, da Barry White ai Kool & the Gang.
C’è molta autobiografia, addirittura con ironia si accenna a un’ernia del disco che il regista ha realmente affrontato sul set de “La sposa turca”. :D
Soul Kitchen è un film che mi piace molto perché racchiude quelle che per me sono vere passioni: la cucina e la musica.
Al suo interno si passa da momenti divertenti di comicità a volte Fantozziana, ad attimi di romanticismo per andare poi ad enfatizzare temi anche più importanti quali la multiculturalità e l’importanza di portare avanti un sogno nonostante tutto.
Per quanto riguarda la ricetta…
Non so darti info precise, so solo che per realizzare il dolce lo chef ha utilizzato una particolare corteccia che viene dall’Honduras (così dice…), che avrebbe poteri afrodisiaci… Pare molto afrodisiaci a quanto si vede nel film! :D
Ti saluto con quel poco che lo chef ha svelato di questo ingrediente e ti aspetto al prossimo articolo! ;)