Andrea Mainardi – passione per cucina e tv

L’intervista allo chef più amato della tv


Sei pronto a scoprire nella mia intervista la storia di Andrea Mainardi, il celebre chef tv che ha conquistato il pubblico italiano amante della cucina?

Allora preparati a entrare nel mondo della gastronomia con uno dei volti più amati e seguiti della televisione italiana!

Andrea Mainardi ha iniziato la sua carriera da cuoco in giovane età, lavorando in diverse cucine di alto livello, la prima e straordinaria esperienza l’ha fatta all’Albereta da Gualtiero Marchesi, dove ha lavorato al fianco di chef Andrea Berton.
Nel 2010 apre il suo ristorante situato al primo piano di un solido ristorante di Brescia, i Monaci Sotto le Stelle, e lo chiama Officina Cucina.
Qualche anno dopo inaugura il ristorante The Bowery Kitchen nell’East Side di Manhattan a New York e diventa presto ospite fisso a La Prova del Cuoco con Antonella Clerici.
Dal 2015 conduce il programma televisivo Ci pensa Mainardi su Fox Life.

Ma chi è Andrea Mainardi?

Il grande pubblico lo conosce soprattutto per la sua partecipazione a programmi televisivi come “La prova del cuoco”, “Detto Fatto”, “Cotto e Mangiato” e il “Grande Fratello Vip” dove ha mostrato le sue abilità culinarie e il suo carisma unico. Con la sua simpatia e il suo entusiasmo contagioso, ha conquistato milioni di telespettatori in Italia e all’estero, diventando uno dei personaggi più amati della tv.


Il suo tone of voice è dinamico ed esaltante, infatti chef
Andrea Mainardi ha sempre mostrato grande passione e determinazione nel suo lavoro, trasmettendo l’amore per la buona cucina e l’importanza del convivio attorno alla tavola. Con lui, ogni piatto diventa un’esperienza unica e indimenticabile, un viaggio alla scoperta dei sapori e delle tradizioni culinarie italiane. Anche in quest’intervista lo chef tv per eccellenza non si smentisce!

Quindi preparati a scoprire in quest’intervista esclusiva, proprio attraverso le sue parole, le avventure e i segreti di uno degli chef italiani più seguiti!

L’intervista allo chef tv più amato: Andrea Mainardi

Ciao Andrea e grazie per il tuo tempo!
La prima domanda che voglio farti è qual è il piatto più complesso che hai mai preparato?

Ciao e grazie a te!
Difficile pensare a quale sia, ma io ti direi l’arrosto, perché è una di quelle preparazioni che credi semplice e invece se non lo fai bene rischi di avere come risultato una carne stopposa.

Ho imparato a farlo alla scuola alberghiera, l’ho poi perfezionato strada facendo.
Quando un piatto è complesso, il mio consiglio è: cucinalo, siediti dalla parte del commensale e assaggialo, solo in quel momento capirai tante cose!

Parlando di ingredienti, qual è il tuo preferito, il jolly che nella cucina di Andrea Mainardi non può mancare?

Il mio jolly è sicuramente l’aceto, una punta di aceto di vino rosso lo uso in un grandissimo risotto coi funghi porcini, per esempio, oppure lo utilizzo con le verze, o nella maionese. È un’acidità essenziale nella mia cucina.

 

Qual è il piatto più famoso che si può trovare nel tuo ristorante Officina Cucina?

Allora il piatto più famoso non è uno solo, va a periodi.
Quando sono partito con la cucina molecolare che ai tempi era in super voga, facevo un ghiacciolo di ostrica, limone, liquirizia che pensavo fosse una roba straordinaria e in effetti creava grande scalpore.
A distanza di anni, sarà anche che sono invecchiato e il mio palato si è evoluto, ma le cose che mi piacevano quand’ero bambino e quando ho cominciato sono molto lontane da quello che sono ora. È una cucina che non proporrei più.
Quindi, per tornare alla tua domanda direi ghiacciolo di ostrica, limone, liquirizia ai tempi d’oro, quando ero appena aperto e in versione super creativa, ma adesso ti direi il coniglio fondente con delle patate cotte nel grasso d’oca.

 

Come mai la scelta di avere un ristorante con un solo tavolo? Non è controproducente?

 

Assolutamente sì, ma quando ho iniziato avevo pochi soldini e aprire un ristorante era davvero molto oneroso. In questo mio sogno sono stato aiutato da tre persone straordinarie Cesare, Paolo e Felice, che mi hanno dato la possibilità di aprire questo ristorante, anche se con un solo tavolo, sopra a un altro ristorante già solido. Da lì è nato tutto.

Avere un solo tavolo lo rende ancora più prezioso oggi!

Sì, adesso andare è ancora più prezioso, non tanto dal punto di vista economico, ma dal punto di vista delle disponibilità.
Avendo un solo tavolo, ovviamente è sempre pieno, anche perché lo apro solo quando ci sono io.

Siamo all’interno di una bellissima location che fa parte di Corte Piovanelli a Brescia, qui insieme al mio socio ho ricavato una stanzetta dove c’è questa cucina live molto bella che mi consente di far vivere con un’esperienza a 360 gradi.

 

Fantastico! Quindi da Andrea Mainardi si può andare solo su prenotazione, ma per il menù?

Insieme decidiamo la data e soprattutto il menù, se per esempio vuoi fare una sorpresa alla tua dolce metà che ama i crostacei facciamo una cena a base di crostacei.

Ogni cosa viene fatta su misura per i miei ospiti. (Wow!)

 

Leggi e scopri alcuni segreti di chef Mainardi!

E invece quando sei a casa, quali sono i piatti che ami cucinare per te e tua moglie?

(Ride e poi confessa!)
No. Diciamo che a casa non mi piace assolutamente cucinare, perché non ho l’attrezzatura e quindi per deformazione professionale, non amo cucinare in un ambiente dove non ho i miei strumenti.

Mia moglie inca**atissima perché dice “ti ho sposato apposta😀 allora lo faccio ogni tanto, ma solo per corteggiarla.
La cucina comunque è un’arma di seduzione straordinaria che ho usato con mia moglie, adesso penso di cucinare per lei una volta all’anno, cioè a San Valentino, perché mi devo far perdonare!
Quando siamo a casa io e lei, però, siamo bravissimi a ordinare sulle varie applicazioni!
A parte gli scherzi, se cucino a casa preparo qualcosa di semplice.

 

Descrivimi il tuo carattere attraverso gli ingredienti. Se Andrea Mainardi fosse un piatto, cosa sarebbe?

Aiutooo! Che domanda! 😀
Sarei un salmì di selvaggina super grasso, super mantecato dove affogarci quattro chili di formaggio e tre etti di pasta.

Ma sarei un piatto molto semplice, molto onesto, molto sincero, però potente e brutale. Questo io sono.

 

Parlando di memoria, un piatto che ti è rimasto nel cuore dall’infanzia?

Oh, ce ne sono due. Uno è l’arrosto variegato di tacchino che mia madre vide sulla copertina de La Cucina Italiana. Esiste dal 1929 questa rivista, calcola che sono quarant’anni che a Natale mangio l’arrosto variegato di tacchino di mia madre.
E poi l’altro piatto a cui sono molto legato ed è il simbolo della mia gavetta: il riso oro e zafferano di Gualtiero Marchesi, era l’apoteosi di quel tempo e della filosofia di cucina che mi rispecchiava e che frequentavo.

Ho passato anni straordinari lì, che mi hanno sicuramente insegnato molto.

Ti piace di più l’Andrea Mainardi televisivo o l’Andrea Mainardi chef del proprio ristorante?

Ormai penso che siano una cosa sola. Una volta pensavo di avere due personalità, e un po mi spaventava questa cosa.

Non sei il primo chef che me lo dice!

Realmente. In passato credevo di avere due personalità.
Adesso però sono talmente tanti anni, che ho imparato a gestire l’Andrea televisivo e l’Andrea chef al ristorante fino a farli diventare una cosa sola.
È un allenamento, una palestra straordinaria che ho fatto e che mi ha aiutato moltissimo anche sul lavoro.
Interagire mentre cucino mi ha insegnato a essere multitasking e ho cominciato a riuscirci anche al ristorante per fortuna, perché la cucina è a vista ed è necessario riuscire a fare tutto senza perdere la concentrazione.

Quindi devo dirti che mi è servito moltissimo associare televisione e vita reale, il problema è che per me funziona solo quando cucino, sulle mie cose personali non funziona… Sono sempre un uomo eh, non riesco a fare troppe cose insieme a differenza vostra! 😀


Siamo arrivati alla fine dell’intervista, abbiamo chiacchierato con chef
Andrea Mainardi dei suoi piatti deliziosi e delle sue ricette innovative che ci hanno fatto venire l’acquolina in bocca, vero?

Ma non è finita qui! Insieme al mio team stiamo lavorando con lui a un progetto fantastico che presto sveleremo sui nostri social media. Quindi, seguici per rimanere aggiornato su tutte le nostre avventure culinarie e non perderti nemmeno una delle nostre strabilianti novità!
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Ti aspettiamo! 🙂
Credits: Foodgraphy, The Italian Sauce, foodaffairs, Andrea Mainardi official, mymagazine.news